Sweat di Magnus Van Horn è un film che affronta il problema dei social media. Ciononostante introduce qualcosa successo sensato in corrente dibattito? https://filminitaliano.org/western/

 

Sweat racconta la storia successo un instagramer e trainer che promuove una vita prodotti in forma e ispira gli altri per combattere per ove stessi. Chiunque utilizzi i social media conosce o ha sentito parlare vittoria queste persone. Nel film di Magnus Von Horn è solo una appiglio per raccontare un problema causato dai social media contemporanei.

I problemi di Sylwia Zając vengono costruiti per una singola tesi specifica e, purtroppo, sono focalizzati su una sola prospettiva. I social media fanno male? Magnus Von Horn sembra dirlo. Il guaio è il quale la tesi si basa su evidenti cliché di genere. Non porta davvero nulla di giovane alla discussione. Si può anche ammettere che è peggio, perché il creatore ha messo al centro un motivatore di fitness e non è completamente interessato agli aspetti positivi del suo impiego: come ispira nel modo gna persone, come guadagna dalla parte commerciale di questa mestiere, e soprattutto, che ruolo gioca il suo Instagram osservando la esso. Questo approccio non offre una visione autentica della situazione, ma si concentra su qualche estremi patologici. Nel modo gna cose importanti – di carattere, emotivo e di significato fittizio – vengono semplicemente ignorate. Quindi, è difficile trattare seriamente questa storia quando il regista diagnostica che Sylwia manca di vicinanza nella vita vittoria tutti i giorni e che la sua “dipendenza” dai social media e dai follower potrebbe essere in una certa misura da biasimare. Sfortunatamente, il creatore non tiene incontro del fatto il quale forse la mancanza di vicinanza le persone pensano che sia dovuta alla vip del personaggio e alla sua chiusura ad altre ragazzi, perché in corrente film non potrebbe essere successo nulla il quale ci farebbe sperare che Sylwia Zając stia cercando delle vivere una crescita normale e reperire questo felicità. La versione idealizzata e tagliata dell’influencer non permette di cogliere bene la questione, perché vengono omessi i fatti cruciali per il notevole pubblico, che permetterebbero di sentirci, crederci e pensarci addirittura per un po’. A causa delle queste carenze, Sweat non provoca in alcun modo nella trama se non l’indifferenza e una certa mancanza di soddisfazione dovuta an un’occasione sprecata su un buon argomento.

 

Il lavoro piuttosto specifico in secondo luogo macchina da presa, che ha accompagnamento il volto vittoria Sylwia Zając nei primi piani, potrebbe essere statan una capiente idea. Come qualora fosse l’occhio dei social, senza il filtro di Instagram. Mi ha consentito di osservare giovamento il personaggio nei momenti importanti, poichè ogni piccolo cambiamento sul suo viso è stato colto spietatamente. In moltissime situazioni, è stato questo motivo superficialmente semplice che ha enfatizzato la recitazione e ci ha permesso di percepire meglio le sensazioni. Potrebbe essere stato inquietante all’inizio, perú con il periodo ha acquisito gergo e significato.

 

Dubbio è questo quale ci permette vittoria apprezzare ancora successo più Magdalena Koleśnik nel ruolo fondamentale di Sylwia Zając. Quanto detto è il punto più luminoso di Sweat, che consente al talento dell’attrice di brillare, parecchio più associato al ruolo simpatico in secondo luogo serie Ugly 2. Il suo occupazione è uno spettacolo, perché sullo monitor vediamo un personaggio in carne e ossa che possiamo capire e coltivare sentimenti per lei. Una donna soddisfatta ma sola il quale non trova comprensione né negli amici né nella famiglia, il che mostra perfettamente, anche prodotti in modo devastante, la lite chiave con sua madre. C’è molta contraddizione in lei, confusione, ciononostante anche emozioni commoventi che le permettono di sentirsi un po’ più comprensiva. Kolesnik le dà carattere, personalità e – lasciatemi chiarire – ottiene da questo ruolo appropriata di quanto la sceneggiatura possa offrirle. Quando la storia si concentra con queste caratteristiche superficialmente su pochi estremi, senza dare un’occhiata al impiego generale del personaggio e an uno studio approfondito dei problemi dei social media, l’attrice lo porta nel peggiore dei casi. La sua conversazione mediante Dzień Dobry TVN è un finale cucito con fili spessi, che può causare imbarazzo. L’unica cosa che mancava eran una formula alta con il titolo Sweat, come possiamo dire che a volte accade nel cinema artistico polacco. Sebbene ciò non sia accaduto, questo climax lascia molto a mirare, perché non sappiamo nemmeno perché l’eroina lo volesse ed quali fossero le sue motivazioni. Eccessivamente spesso Sweat dà la risposta “perché sì”. E infine, Koleśnik è un ottimo contrappunto an una trama media, perché è piena di emozioni ed mostra classe vittoria recitazione.

 

Sweat potrebbe essere diventato un film importante il quale ti farà riflettere sulla condizione in secondo luogo società nell’era dei social media. Sfortunatamente, invece di presentare la realtà, mostra solo gli estremi. È un peccato per il potenziale sprecato, perché alla fine è un ragazzo medio molto deludente con un compito eccezionale di un’attrice. Vale la travaglio vedere per Magdalena Koleśnik.